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TRACK LIST:
01. Piangeresti per me
02. Caramelle
03. Lasciati andare
04. Il tempo perduto
05. Il vento che consuma
06. Genova
07. Passo dopo passo
08. Le mezze stagioni
09. Sedici anni
10. Senza mai dire niente
11. Stato di allucinazione apparente
FORMAZIONE
Maurizio Pirovano (voce e chitarra)
Antonio Marinelli (chitarra)
Luca Anselmi (chitarra)
Maurizio Cambianica (basso)
Alessandro Sironi (batteria e percussioni)
CREDITS
Recorded, Mixed, Mastered @ FIRSTLINE STUDIO by ALEX MARTON
PRODUCED AND PUBLISHED BY LATLANTIDE (P)
MUSIC PUBLISHING: LATLANTIDE PROMOTIONS
ARTWORK: CARLO MONTANARI (CHARSINSKYDESIGN) PER ABACUSWEB
PROJECT, COMUNICAZIONE, IMMAGINE E SOCIAL: RITA BIGANZOLI PER ABACUSWEB
Label: LATLANTIDE
Art work: Chars in Sky Design per Abacusweb
Foto: Andrea Crupi
Radio Date: 8 gennaio 2018
Anteprima esclusiva per Ora Musica: 8 gennaio 2018
Uscita video: 12 gennaio 2018
PIANGERESTI PER ME
Se tu potessi sentire l’odore del cielo
E le distanze e i confini dove vivo ora
E se riuscissi vedere l’immenso mistero
Di questa luce cangiante che penetra e sfiora
Non piangeresti per me, Non piangeresti per me
Ti chiederesti soltanto quanto tempo abbiamo vissuto così
E se riuscissi a capire che questo dolore
resta soltanto e per sempre il mio modo d’amare
E se riuscissi a schivare le insidie del tempo,
e questa causa di cose così inutili ha un senso
Non piangeresti per me, non piangeresti per me,
ti chiederesti soltanto quanto tempo abbiamo vissuto così
non piangeresti per me, non piangeresti per me
ti chiederesti soltanto quando il mondo si fermerà qui
e quante sono le illusioni fra porte in faccia, storie e amori
soltanto per capire infine che
che non c’è niente da cercare se scopri ciò che hai in fondo al cuore
il tempo compra e paga e porta via con se
fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori
il tempo compra e paga, il tempo compra e paga
fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori
il tempo compra e paga, il tempo compra e paga
fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori
il tempo compra e paga e porta via con se.
CARAMELLE
Ho messo tutti i miei viaggi in una scatola
Tutte le certezze in una melodia
Effetto secondario della libertà
Mentre il mondo gira sempre a modo suo
E chissà poi dov’è che va?
Siamo fiumi in secca di un oceano
Frasi disconnesse nell’immensità
Tutti in equilibrio precario
Aspettando in vano un'altra identità
Che non arriva mai però
Però di caramelle non ne voglio più
E si parole in faccia
Siamo le auto in fila su un cavalcavia
Tutti quanti in bilico fra là e il di qua
Con le nostre facce da fotografia
Autoscatti e selfie su instagram
E intanto il mondo gira va
Ma che un giorno prima o poi vedrai si fermerà
Però di caramelle non ne voglio più
E di parole in faccia
Perché di caramelle non ne mangio più
Ho troppi segni in faccia
Siamo tutti in viaggio per l’aldilà
Tutti alla ricerca di una melodia
Tutti quanti in fila per la verità
Mentre il mondo gira sempre a modo suo
IL TEMPO PERDUTO
Ruderi presi a rasoiate bianche dalle lampade elettriche
Roma che passa veloce e lontana senza inutili estetiche
E poi la tua bocca feroce e vorace su di me
E tu che ripeti il tuo ruolo d’amante senza un perché
Dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.
dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano
Ruderi presi a rasoiate bianche dalle lampade elettriche
Roma che appare così eterna e lontana tra milioni di chiacchiere
E tu che ripeti il tuo ruolo d’amante su di me
E poi nei tuoi occhi la pioggia che lava, lacrime
Dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.
dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano
sudi e mangi una mela e se i già venuto, venuto
sudi ed hai la pancia piena e non ti è bastato l’amaro.
Ventre gonfio dell’umanità oltre l’amore tra il bene e il male
Iracondo di malvagità, superbo invidia e ingoia falsità
Ma dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.
dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano.
Sudi e mangi una mela e se i già venuto, venuto
sudi e mangi una mela e non ti è bastato l’amaro.
IL VENTO CHE CONSUMA
Avrei potuto darti le parole
Ed un vita intera per guardare
Le piccole consolazioni di una vita che si muove
Sempre solamente in divenire
avrei potuto darti le illusioni
ed una vita intera per capire
le piccole contraddizioni
di una vita che si muove
sempre e solamente in divenire
forse perché non sa dove andare
Sarò una lacrima che al vento lentamente si consuma
Sarò la pagina che il tempo vuol tener sotto tortura
E sarò il margine di ogni tua paura e sarò sempre li quando sei sola
E sarò grandine che picchia sulle mura di questa realtà senza un futuro
Avrei potuto darti le parole
ed una vita intera per guardare
Le piccole consolazioni di una vita che si muove
Sempre solamente in divenire
Io lo so dov’è che porta il mare
Sarò una lacrima che al vento lentamente si consuma
Sarò la pagina che il tempo vuol tener sotto tortura
E sarò il margine di ogni tua paura e sarò sempre qui quando sei sola
E sarò grandine che picchia sulle mura di questa realtà senza un futuro
Avrei potuto darti tanto ma tu hai preferito il niente
Forse per tirare a vanti e non riuscire più a sentire
Niente da capire e neanche niente da vedere
Solamente un altro giorno appresso all’altro fino a non sentire niente
Niente, niente, niente, niente.
LASCIATI ANDARE
Dopo tutte le mattine che hai passato sopra un letto
Ti sei accorto a quarant’anni di sentirti un po’ più vecchio
Dopo tutti i soldi spesi senza mai un assoluzione
Ora chiudi gli occhi e preghi che qualcuno stia ascoltare
E forse avrei potuto raccontarti un po’ meglio questa vita che non va
O certo avrei potuto darti un figlio o un fratello ma il coraggio chi ce l’ha?
Lasciati andare e vedrai che la vita viene un po’ come va
Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa
E ci saranno giorni migliori e scriveremo nuove canzoni
E il sole bacerà la tua pelle mentre il cuore brucia ancora
Dopo tutte le mattine fermo in coda in tangenziale
Ti sei accorto che l’inferno è una vita tutta uguale
Dopo i tanti compromessi senza mai una decisione
Ora vivi di rimpianti e cerchi di dimenticare
Che forse avrei potuto raccontarti un po’ meglio questa vita che non sa
Cosa vuol dire avere un nascondiglio qui dentro ma alla fine, chi lo sa
Lasciati andare e vedrai che la vita viene un po’ come va
Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa
E ci saranno giorni migliori e indosseremo nuovi colori
E il sole bacerà la tua pelle mentre il cuore brucia ancora
Lasciati andare
Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa
Lasciati andare
Dopo tutte le mattine fermo in coda in tangenziale
Ti sei accorto che l’inferno è una vita tutta uguale
GENOVA
Genova New York o San Francisco
Credimi non cambierà mai molto
Vivere è comunque una scommessa
Da perdere se vuoi sul seduti su una seggiola
Cercami anche se è buio pesto
Cercami in quello che ho già perso
Guardale le lacrime di plastica ma attenta a non confonderle
In fondo è così facile
Sono qui guardami, sono qui toccami
Sono qui sfiorami e puoi spiegami tu dove sei
Genova non sarà mai abbastanza
Scrivere di quello che ci manca
Lividi che nessuno può vedere e sentire, e sentire
Sono qui guardami, sono qui toccami
Sono qui sfiorami e se puoi spiegami tu dove sei
Tu devi sei, tu devi sei, tu dove sei
Oltre il tempo che passato, oltre il tempo che hai già avuto
Oltre ai sogni che hai lasciato, oltre ai sogni altri sogni
Sono qui guardami, qui toccami
qui sfiorami, qui, qui, toccami qui.
PASSO DOPO PASSO
Passi impercettibili su flebili distanze,
l’odore dell’estate se ne andato
Squallide menzogne lungo fetide domande
e il tempo degli eroi non ti ha cambiato
Ma se crolla il mondo sopra questa guerra,
ce lo vedi il mondo tutto giù per terra
Passo dopo passo sei arrivata finalmente
e quello che più manca è la tua assenza
Passo dopo passo sugli sguardi della gente
e il tempo che volevi basta e avanza, ascolta
Ma se crolla il mondo sopra a questa guerra,
ce lo vedi il mondo tutto giù per terra
E se casca il mondo con le sue certezze
piene d’illusioni e moderate assenze
Che crepasse il mondo sopra a questa stanza
mentre tu rimani li così distesa sola e stanca
Passo dopo passo sei arrivata finalmente
Passi come l’aria sugli sguardi della gente
Ma se crolla il mondo sopra a questa guerra,
ce lo vedi il mondo tutto giù per terra
E se casca il mondo con le sue certezze
piene d’illusioni e moderate assenze
Che crepasse il mondo sopra a questa stanza
mentre tu rimani li così distesa sola e stanca
SEDICI ANNI
A sedici anni un anno è un secolo
e il mondo è tutto da rifare
Le conseguenze dell’amore
ancora non si fan sentire
A sedici anni un anno è un secolo
e il mondo è tutto da scoprire
Se avessero inventato un modo lo sai
Ti porterei ogni giorno al mare
Ma il tempo non basta agli eroi
Il tempo non basta
E se potessi dov’è che andresti domani
Con quali occhi ti costruiresti due ali
A sedici anni un anno è un secolo
e il mondo è tutto da rifare
A sedici anni un anno è un secolo
e il mondo è tutto da rifare
Le conseguenze dell’amore, l’amore
Ancora non si fan sentire
E il tempo non basta agli eroi, eroi
Il tempo non basta
E se potessi dov’è che andresti domani
Con quali occhi ti costruiresti due ali
E se potessi dov’è che andresti domani
Per quali sogni ti costruiresti due ali, due ali
A sedici anni un anno è un secolo
e il mondo è tutto da rifare
SENZA MAI DIRE NIENTE
Venne un mattino che sembrava un tramonto
Travestito da ieri ma con l’oggi già pronto
Un uomo mai nato ma vissuto ma sempre
passeggiava sul bordo senza mai dire, mai dire
Lo misero in croce ma non era Pasqua
Il giorno che il vino fu bruciato in acqua
Lui fece un gran cerchio e poi una giravolta
E il pubblico urlò senza mai dire mai dire, mai dire mai dire
Niente, Niente
Puoi vivere sempre come fossi in vacanza
Puoi credere solo che sia il tempo che conta
Puoi prenderti gioco di ogni povero cristo
Senza mai dire mai dire, mai dire mai dire.
Niente, niente,
niente, non devi mai dire mai dire, mai dire mai dire, mai dire mai dire
Lo misero in croce ma non era Pasqua
Il giorno che il vino fu bruciato in acqua
Lo misero in croce come un povero cristo
Senza mai dire mai dire, mai dire mai dire
Niente, Niente,
Niente, non devi mai dire, mai dire mai dire
STATO DI ALLUCINAZIONE APPARENTE
Mi sveglio nel mio letto di buon mattino
con l’ottimismo ingoio lansoprazolo
La mia speranza buona per cominciare
si è già rubato tutto prima di uscire
E vago per le strade del mio paese,
le insegne dei negozi sono in cinese
Vorrei fermarmi a un bar solo per parlare
del tempo, di mio padre, di come andiamo.
Stato di allucinazione apparente
Stato di emarginazione latente
Ritorno per la strada come un bambino,
giochiamo a mosca ceca oppure a nascondino
Corriamo tutti quanti dietro a un pallone
ma il campo se l’è preso la tristezza e fame
E allora mi rifugio dentro ad un bicchiere,
ti dicono persino quello che puoi bere
Loro che si son venduto anche il tuo futuro,
mi aggrappo a una speranza e non so dirti quale.
Stato di allucinazione apparente
Stato di emarginazione latente
Stato di allucinazione per sempre
Stato che per te non son stato mai niente
Stato di allucinazione apparente
Stato di emarginazione per sempre
Stato che per te non son stato mai niente
Stato di un omicidio che è stato per sempre.