Il Tempo Perduto (2017)

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TRACK LIST:

01. Piangeresti per me

02. Caramelle

03. Lasciati andare

04. Il tempo perduto

05. Il vento che consuma

06. Genova

07. Passo dopo passo

08. Le mezze stagioni

09. Sedici anni

10. Senza mai dire niente

11. Stato di allucinazione apparente

FORMAZIONE

Maurizio Pirovano (voce e chitarra)

Antonio Marinelli (chitarra)

Luca Anselmi (chitarra)

Maurizio Cambianica (basso)

Alessandro Sironi (batteria e percussioni)



CREDITS

Recorded, Mixed, Mastered @ FIRSTLINE STUDIO by ALEX MARTON

PRODUCED AND PUBLISHED BY LATLANTIDE (P)

MUSIC PUBLISHING: LATLANTIDE PROMOTIONS

ARTWORK: CARLO MONTANARI (CHARSINSKYDESIGN) PER ABACUSWEB

PROJECT, COMUNICAZIONE, IMMAGINE E SOCIAL: RITA BIGANZOLI PER ABACUSWEB

Label: LATLANTIDE

Art work: Chars in Sky Design per Abacusweb

Foto: Andrea Crupi  

Radio Date: 8 gennaio 2018

Anteprima esclusiva per Ora Musica: 8 gennaio 2018

Uscita video: 12 gennaio 2018


Video Ufficiali


Testi

PIANGERESTI PER ME

 

Se tu potessi sentire l’odore del cielo

E le distanze e i confini dove vivo ora

E se riuscissi vedere l’immenso mistero

Di questa luce cangiante che penetra e sfiora

 

 

Non piangeresti per me, Non piangeresti per me

Ti chiederesti soltanto quanto tempo abbiamo vissuto così

 

 

E se riuscissi a capire che questo dolore

resta soltanto e per sempre il mio modo d’amare

E se riuscissi a schivare le insidie del tempo,

e questa causa di cose così inutili ha  un senso

 

 

Non piangeresti per me, non piangeresti per me,

ti chiederesti soltanto quanto tempo abbiamo vissuto così

non piangeresti per me, non piangeresti per me

ti chiederesti soltanto quando il mondo si fermerà qui

 

 

e quante sono le illusioni fra porte in faccia, storie e amori

soltanto per capire infine che

che non c’è niente da cercare se scopri ciò che hai in fondo al cuore

il tempo compra e paga e porta via con se

 

 

fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori

il tempo compra e paga, il tempo compra e paga

 

 

fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori

il tempo compra e paga, il tempo compra e paga

fra piccole consolazioni, fra porte in faccia, storie e amori

il tempo compra e paga e porta via con se.

 

 

 

 


CARAMELLE

 

Ho messo tutti i miei viaggi in una scatola

Tutte le certezze in una melodia

Effetto secondario della libertà

Mentre il mondo gira sempre a modo suo

 

 

E chissà poi dov’è che va?

 

 

Siamo fiumi in secca di un oceano

Frasi disconnesse nell’immensità

Tutti in equilibrio precario

Aspettando in vano un'altra identità

 

 

Che non arriva mai però       

 

   

Però di caramelle non ne voglio più

E si parole in faccia

 

 

Siamo le auto in fila su un cavalcavia

Tutti  quanti in bilico fra là e il di qua

Con le nostre facce da fotografia

Autoscatti e selfie su instagram

 

 

E intanto il mondo gira va

Ma che un giorno prima o poi vedrai si fermerà

 

 

Però di caramelle non ne voglio più

E di parole in faccia

Perché di caramelle non ne mangio più

Ho troppi segni in faccia

 

Siamo tutti in viaggio per l’aldilà 

Tutti alla ricerca di una melodia

Tutti  quanti in fila per la verità

Mentre il mondo gira sempre a modo suo

 

 

 

  


IL TEMPO PERDUTO

 

Ruderi presi a rasoiate bianche dalle lampade elettriche

Roma che passa veloce e lontana senza inutili estetiche

E poi la tua bocca feroce e vorace su di me

E tu che ripeti il tuo ruolo d’amante senza un perché

 

 

Dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.

dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano

 

 

Ruderi presi a rasoiate bianche dalle lampade elettriche

Roma che appare così eterna e lontana tra milioni di chiacchiere

E tu che  ripeti il tuo ruolo d’amante su di me

E poi nei tuoi occhi la pioggia che lava, lacrime

 

 

Dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.

dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano

sudi e mangi una mela e se i già venuto, venuto

sudi ed hai la pancia piena e non ti è bastato l’amaro.

 

 

Ventre gonfio dell’umanità oltre l’amore tra il bene e il male

Iracondo di malvagità, superbo invidia e ingoia falsità

 

 

Ma dove sono i tuoi eroi del tempo perduto, venduto.

dove sono i tuoi eroi del tempo passato, lontano.

Sudi e mangi una mela e se i già venuto, venuto

sudi e mangi una mela e non ti è bastato l’amaro.

 

 

 

 


IL VENTO CHE CONSUMA

 

Avrei potuto darti le parole

Ed un vita intera per guardare

Le piccole consolazioni di una vita che si muove

Sempre solamente in divenire

 

avrei potuto darti le illusioni

ed una vita intera per capire

le piccole contraddizioni

di una vita che si muove

sempre e solamente in divenire

forse perché non sa dove andare

 

Sarò una lacrima che al vento lentamente si consuma

Sarò la pagina che il tempo vuol tener sotto tortura

E sarò il margine di ogni tua paura e sarò sempre li quando sei sola

E sarò grandine che picchia sulle mura di questa realtà senza un futuro

 

Avrei potuto darti le parole

ed una vita intera per guardare

Le piccole consolazioni di una vita che si muove

Sempre solamente in divenire

Io lo so dov’è che porta il mare

 

Sarò una lacrima che al vento lentamente si consuma

Sarò la pagina che il tempo vuol tener sotto tortura

E sarò il margine di ogni tua paura e sarò sempre qui quando sei sola

E sarò grandine che picchia sulle mura di questa realtà senza un futuro

 

Avrei potuto darti tanto ma tu hai preferito il niente

Forse per tirare a vanti e non riuscire più a sentire

Niente da capire e neanche niente da vedere

Solamente un altro giorno appresso all’altro fino a non sentire niente

Niente, niente, niente, niente.

 

 

 

 


LASCIATI ANDARE

 

Dopo tutte le mattine che hai passato sopra un letto

Ti sei accorto a quarant’anni di sentirti un po’ più vecchio

Dopo tutti i soldi spesi senza mai un assoluzione

Ora chiudi gli occhi e preghi che qualcuno stia ascoltare

 

E forse avrei potuto raccontarti un po’ meglio questa vita che non va

O certo avrei potuto darti un figlio o un fratello ma il coraggio chi ce l’ha?

 

Lasciati andare e vedrai che la vita viene un po’ come va

Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa

 

E ci saranno giorni migliori e scriveremo nuove canzoni

E il sole bacerà la tua pelle mentre il cuore brucia ancora

 

Dopo tutte le mattine fermo in coda in tangenziale

Ti sei accorto che l’inferno è una vita tutta uguale

Dopo i tanti compromessi senza mai una decisione

Ora vivi di rimpianti e cerchi di dimenticare

 

Che forse avrei potuto raccontarti un po’ meglio questa vita che non sa

Cosa vuol dire avere un nascondiglio qui dentro ma alla fine, chi lo sa

 

Lasciati andare e vedrai che la vita viene un po’ come va

Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa

 

E ci saranno giorni migliori e indosseremo nuovi colori

E il sole bacerà  la tua pelle mentre il cuore brucia ancora

 

Lasciati andare

Lasciati stare perché quello che conta qui nessuno lo sa

Lasciati andare

 

Dopo tutte le mattine fermo in coda in tangenziale

Ti sei accorto che l’inferno è una vita tutta uguale

 

 

 

 


GENOVA

 

Genova New York o San Francisco

Credimi non cambierà mai molto

Vivere è comunque una scommessa

Da perdere se vuoi sul seduti su una seggiola

 

 

Cercami anche se è buio pesto 

Cercami in quello che ho già perso

Guardale le lacrime di plastica ma attenta a non confonderle

In fondo è così facile

 

 

Sono qui guardami, sono qui toccami 

Sono qui sfiorami e puoi spiegami tu dove sei

 

 

Genova non sarà mai abbastanza 

Scrivere di quello che ci manca

Lividi che nessuno può vedere e sentire, e sentire

 

 

Sono qui guardami, sono qui toccami 

Sono qui sfiorami e se puoi spiegami tu dove sei

 

 

Tu devi sei, tu devi sei, tu dove sei

 

 

Oltre il tempo che passato, oltre il tempo che hai già avuto 

Oltre ai sogni che hai lasciato, oltre ai sogni altri sogni

 

 

Sono qui guardami, qui toccami

qui sfiorami, qui, qui, toccami qui.

 

 

 

 


PASSO DOPO PASSO

 

Passi impercettibili su flebili distanze,

l’odore dell’estate se ne andato

Squallide menzogne lungo fetide domande

e il tempo degli eroi non ti ha cambiato

 

 

Ma se crolla il mondo sopra questa guerra, 

ce lo vedi il mondo tutto giù per terra

 

 

Passo dopo passo sei arrivata finalmente

e quello che più manca è la tua assenza

Passo dopo passo sugli sguardi della gente

e il tempo che volevi basta e avanza, ascolta

 

 

Ma se crolla il mondo sopra a questa guerra,

ce lo vedi il mondo tutto giù per terra

E se casca il mondo con le sue certezze

piene d’illusioni e moderate assenze

Che crepasse il mondo sopra a questa stanza

mentre tu rimani li così distesa sola e stanca

 

Passo dopo passo sei arrivata finalmente 

Passi come l’aria sugli sguardi della gente

 

 

Ma se crolla il mondo sopra a questa guerra, 

ce lo vedi il mondo tutto giù per terra

E se casca il mondo con le sue certezze

piene d’illusioni e moderate assenze

Che crepasse il mondo sopra a questa stanza

mentre tu rimani li così distesa sola e stanca

 

 

 

 


SEDICI ANNI

 

A sedici anni un anno è un secolo

e il mondo è tutto da rifare

Le conseguenze dell’amore

ancora non si fan sentire

 

A sedici anni un anno è un secolo

il mondo è tutto da scoprire

Se avessero inventato un modo lo sai

Ti porterei ogni giorno al mare

 

Ma il tempo non basta agli eroi

Il tempo non basta

 

E se potessi dov’è che andresti domani

Con quali occhi ti costruiresti due ali

 

A sedici anni un anno è un secolo

e il mondo è tutto da rifare

 

A sedici anni un anno è un secolo

e il mondo è tutto da rifare

Le conseguenze dell’amore, l’amore

Ancora non si fan sentire

 

E il tempo non basta agli eroi, eroi

Il tempo non basta

 

E se potessi dov’è che andresti domani

Con quali occhi ti costruiresti due ali

E se potessi dov’è che andresti domani

Per quali sogni ti costruiresti due ali, due ali

 

A sedici anni un anno è un secolo

e il mondo è tutto da rifare

 

 

 

  


SENZA MAI DIRE NIENTE

 

Venne un mattino che sembrava un tramonto

Travestito da ieri ma con l’oggi già pronto

Un uomo mai nato ma vissuto ma sempre

passeggiava sul bordo senza mai dire, mai dire

 

Lo misero in croce ma non era Pasqua

Il giorno che il vino fu bruciato in acqua

Lui fece un gran cerchio e poi una giravolta

E il pubblico urlò senza mai dire mai dire, mai dire mai dire

 

Niente, Niente

 

Puoi vivere sempre come fossi in vacanza

Puoi credere solo che sia il tempo che conta

Puoi prenderti gioco di  ogni povero cristo

Senza mai dire mai dire, mai dire mai dire.

 

Niente, niente,

niente, non devi mai dire mai dire, mai dire mai dire, mai dire mai dire

 

Lo misero in croce ma non era Pasqua

Il giorno che il vino fu bruciato in acqua

Lo misero in croce come un povero cristo

Senza mai dire mai dire, mai dire mai dire

 

Niente, Niente,

Niente, non devi mai dire, mai dire mai dire

 

 

 

 


STATO DI ALLUCINAZIONE APPARENTE  

 

Mi sveglio nel mio letto di buon mattino

con l’ottimismo ingoio lansoprazolo

La mia speranza buona per cominciare

si è già rubato tutto prima di uscire

 

E vago per le strade del mio paese,

le insegne dei negozi sono in cinese

Vorrei fermarmi a un bar solo per parlare

del tempo, di mio padre, di come andiamo.

 

Stato di allucinazione apparente

Stato di emarginazione latente

 

Ritorno per la strada come un bambino,

giochiamo a mosca ceca oppure a nascondino

Corriamo tutti quanti dietro a un pallone

ma il campo se l’è preso la tristezza e fame

 

E allora mi rifugio dentro ad un bicchiere,

ti dicono persino quello che puoi bere

Loro che si son venduto anche il tuo futuro,

mi aggrappo a una speranza e non so dirti quale.

 

Stato di allucinazione apparente

Stato di emarginazione latente

Stato di allucinazione per sempre

Stato che per te non son stato mai niente

 

Stato di allucinazione apparente

Stato di emarginazione per sempre

Stato che per te non son stato mai niente

Stato di un omicidio che è stato per sempre.